Torino-Udinese: dominio in attacco e Zappacosta corre per due

I numeri di Torino-Udinese / 17 tiri per il Toro, solo 7 per l’Udinese: la squadra di Mihajlovic crea un’incredibile quantità di occasioni. Il terzino domina sulla destra

È stata una partita giocata a ritmi più alti di quello che si poteva pensare. Se, infatti, i primi 20′ di Torino-Udinese sono sembrati noiosi agli occhi dei tifosi, altrettanto non si può dire per il resto della gara, che ha visto i granata di Mihajlovic protagonisti di molte, moltissime azioni e di un bottino di “sole” due reti, per altro nella parte finale della gara. Un Torino, di fatto, grintoso e sprecone è stato quello ammirato ieri alle 12.30, contro un avversario, l’Udinese, bene organizzato e tatticamente molto ordinato, che soprattutto nella prima frazione di gara ha saputo tenere botta all’onda d’urto granata. I numeri di Torino-Udinese, però, parlano molto chiaro, e confermano ancora una volta il trend decisamente offensivo che, soprattutto in casa, appartiene a Belotti e compagni. Sono infatti ben 17 i tiri che la squadra granata ha effettuato nell’arco dei 90′, di cui ben 11 in porta; 7 sono invece quelli dell’Udinese, di cui solo 3 indirizzati nello specchio della porta difesa da Hart.

Una differenza enorme, che da un lato dimostra l’atteggiamento del Toro, ma dall’altro anche l’atteggiamento cinico dell’Udinese, il cui allenatore, Delneri, al termine della gara ha ammesso quanto, in sostanza, fosse giusto il pareggio. Ma c’è di più, perché il Torino non solo ha creato decisamente in maniera maggiore rispetto agli avversari, ma ha anche percorso una maggiore distanza kilometrica. Il migliore, in questo senso, è stato Davide Zappacosta, autore di una prestazione sicuramente maiuscola, condita da tanti bei cross: l’ex Atalanta ha coperto la maggiore distanza di tutti, correndo per quasi 12,5 km: sicuramente un’ottima media per il terzino, che si dimostra in buono stato di forma anche in vista della fase finale del campionato. Torino-Udinese vede i granata straripanti, a livello di numeri. Non a livello di gol. Ed è questa la differenza che fa una buona squadra, da una davvero di livello europeo.